Minitour della Sicilia Centrale

1° GIORNO: CATANIA E LA RIVIERA DEI CICLOPI

Arrivo in Sicilia e trasferimento. Intera giornata dedicata alla visita orientale ionica catanese. Considerata la prima città metropolitana e commerciale dell’isola e la seconda città siciliana, Catania, vanta una storia millenaria caratterizzata da svariate dominazioni i cui resti ne arricchiscono il patrimonio artistico, architettonico e culturale. La visita della città Vi permetterà di scoprire una la città sotterranea di epoca romana, che giace nascosta ancora sotto la nuova città barocca ricostruita dopo il terremoto. Passeggiando tra i vicoli e le viuzze del centro storico rimarrete affascinati dalla prestigiosa, elegante e armoniosa architettura dei suoi monumenti costruiti dopo il terremoto: Il Duomo, la fontana dell’elefante simbolo della città, e le tante chiese dedicate a Sant’Agata, patrona della città.   La “città nera” per eccellenza, per l’utilizzo della tipica pietra lavica locale, adagiata sulle pendici del vulcano Etna, nel corso della sua storia è stata più volte distrutta da eruzioni vulcaniche e da violenti terremoti. Dal 2002 il barocco del suo centro storico è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Visita anche al più importante mercato storico del pesce in Sicilia: “A pischeria” con possibilità di sosta per il pranzo nei vicoli dello street food catanese. Dopo pranzo proseguimento verso la costa nord della provincia, denominata: La riviera dei Ciclopi, la costa più affascinante della Sicilia orientale, terra di miti e leggende. I Ciclopi sono grandi faraglioni o isole che si trovano nel Mar Ionio davanti alla spiaggia di Aci Trezza, con vista sul castello di Aci Castello, sempre in provincia di Catania. L’isola, i faraglioni e il castello sono di origine vulcanica, e le rocce sono di basalto nero e creano, specialmente al crepuscolo, un’atmosfera molto suggestiva in contrasto con il colore blu del mare. Sosta per una fantastica foto dei borghi di pescatori e proseguimento per Acireale, costruita  in un altopiano su di un terrazzo di origine lavica, chiamato la Timpa, una riserva ricca di sorgenti d’acqua e coltivata da agrumi che, con i suoi 161 metri di altezza, la pone a strapiombo sul mar Ionio. Oltre che per il suo barocco del centro storico, la città è famosa per le terme e per il Carnevale. Qui nasce una delle migliori specialità siciliane : la ”granita”. Trasferimento presso i vs. alloggi. Cena e pernottamento.

2° GIORNO: PIAZZA ARMERINA E CALTAGIRONE

Partenza per Piazza Armerina e visita della Villa Romana del Casale che è stata considerata il più grande edificio abitativo tardo antico del Mediterraneo. Popolarmente definito “villa”, è il palazzo urbano nobiliare e imperiale, i cui resti sono situati a circa 4 km dal centro abitato della cittadina. La splendida villa imperiale nel cuore romano della Sicilia, in provincia di Enna, è una magnifica dimora rurale, il cui fascino deriva soprattutto dai mosaici maggiormente conservati nel loro genere, che ricoprono una superficie di circa 3500 mq. Frutto di un lavoro certosino fatto di immagini nitide ed emozionanti, impreziosiscono in modo significativo i resti della fastosa residenza inserita nel 1997 nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Pranzo in Agriturismo con ricchi antipasti tipici siciliani. Dopo pranzo proseguimento per Caltagirone definita la “città dai tre colli”, situata nella Sicilia centrale sui monti Erei e famosa per la produzione della ceramica, attività sviluppatasi nei secoli dai tempi degli antichi Greci. Passeggiata lungo i vicoli del centro storico con visita dell’eccezionale valore del suo patrimonio monumentale ricco di chiese, pregevoli palazzi, ville settecentesche e la scenografica Scalinata di Santa Maria del Monte, simbolo della città. Tempo libero per lo shopping o visita di un laboratorio con dimostrazione della lavorazione della ceramica. Trasferimento presso i vs. alloggi. Cena e pernottamento.

3° GIORNO:  PARCO ARCHELOGICO DI MORGANTINA E MUSEO DI AIDONE

Mattinata dedicata alla visita del parco archeologico di Morgantina,  un’antica città sicula e greca, in provincia di Enna. La città fu riportata alla luce nell’autunno del 1955 dalla missione archeologica dell’Università di Princeton (Stati Uniti). Gli scavi sinora compiuti consentono di seguire lo sviluppo dell’insediamento per un periodo di circa un millennio, dalla preistoria all’epoca romana. La zona archeologica occupa un’area di oltre venti ettari. Della città ellenistica restano nell’area recintata notevoli resti: diversi edifici pubblici, per lo più articolati intorno alla piazza dell’Agorà (ginnasio o “stoà nord”), “stoà orientale” e “occidentale”, il pritaneo, l’ekklesiasterion, il duplice “santuario dell’Agorà”, il granaio pubblico, la “Grande Fornace”, il teatro o koilon e il Macello romano e importanti case di abitazione, riccamente ornate da mosaici (case “del Capitello dorico”, “del Mosaico di Ganimede”, “della Cisterna ad arco”, “delle Antefisse”, “dei Capitelli tuscanici”, “del Magistrato”, e ancora, la “Casa Fontana” e la “Casa sud-est”). Pranzo in agriturismo. Proseguimento per Aidone e visita del Museo archeologico, ospitato nella convento dei Cappuccini annesso all’omonima chiesa. È stato inaugurato nell’estate del 1984 e custodisce i reperti di oltre trent’anni di scavi a Morgantina, ordinati secondo criteri cronologici e tematici. Nelle sale sono presenti materiali della preistoria e della protostoria della città, reperti esposti appartenenti ad periodo che va dal IX alla metà del V secolo a.C. testimoniano la coesistenza delle culture sicula e greca nella cittadina e reperti di epoca classica ed ellenistica, fino alla distruzione della città. Simbolo ed emblema del museo è la statua detta La Dea di Morgantina: reperto di eccezionale valore non solo artistico ma anche economico. Trasferimento presso i vs. alloggi. Cena e pernottamento.

4° GIORNO: ENNA: IL CENTRO DELLA SICILIA CON IL LAGO DI PERGUSA E LE MINIERE DI ZOLFO

Denominata Castrogiovanni fino al 1927 anno in cui riprese l’antico nome, Enna è nota per essere il capoluogo di provincia più alto d’Italia, per via dell’altitudine del centro abitato che raggiunge i 992m al Castello di Lombardia. La città è stata definita Urbs Inexpugnabilis, dai romani per la sua imprendibilità, Ombelico di Sicilia, per la sua centralità geografica rispetto all’Isola, e Belvedere di Sicilia, per le vedute panoramiche che da qui si hanno nelle varie direzioni. Nei tre millenni precedenti è stata roccaforte quasi inespugnabile di diverse popolazioni dai sicani, greci, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi agli aragonesi. La porzione centro-occidentale della Provincia, costituita prevalentemente da rilevi dei monti Erei, corrisponde alla cima della vetta e su cui sorge la città e dove originariamente aveva sede l’acropoli antica, la Rocca di Cerere. Visita del centro storico con il suo magnifico Duomo, il suo Castello e la Torre di Federico II. Circa 10 km a sud del centro storico si trova il lago di Pergusa 677 m s.l.m., caratterizzato da un bacino endoreico, importante luogo di sosta per decine di specie di aviofauna e anche principale meta turistica della località. La Riserva Naturale Speciale del Lago, ingloba il piccolo abitato del villaggio e comprende un bacino di 1,8 km² e l’ampia area che lo circonda che comprende la Selva Pergusina, una pineta attrezzata, il “giuncheto” e altre aree di pregio naturalistico. La frazione dà il nome ad un circuito automobilistico, l’Autodromo di Pergusa, nel quale venne disputata l’unica edizione del Gran Premio di Enna di Formula 1 il 27 agosto 1961.  Proseguimento per la visita alle miniere di zolfo della Sicilia centrale. Lo zolfo siculo era infatti conosciuto fin dal II sec. ai tempi in cui erano attive alcune miniere imperiali (I Romani furono i primi ad usare questo materiale per scopi bellici.). Nel medioevo veniva sfruttato dagli alchimisti per la preparazione di alcuni prodotti, esso ha in oltre avuto vasto uso in campo medico. Possibilità di visitare il museo mineralogico di Caltanissetta. Trasferimento presso i vs. Alloggi. Cena e pernottamento.

5° GIORNO: LA VIA DEI CASTELLI DELL’ETNA: MOTTA, ADRANO E PATERNO’

Giornata dedicata alla scoperta del versante occidentale del territorio etneo , per ripercorrere le fasi della vita dei castelli e delle torri in Sicilia. La nostra prima visita è rivolta al Castello di Motta Sant’Anastasia, che è il più piccolo dei tre donjons edificati lungo la Valle del Simeto intorno all’ XI secolo. Sorge su antico “Neck vulcanico” di roccia basaltica alto 65 mt. Probabilmente alla “Mocta” o torre di Motta, era attribuito un valore soprattutto militare – difensivo mentre la funzionalità residenziale sembrerebbe del tutto secondaria. L’edificio si divide in tre piani per mezzo di solai lignei e dal 2010 ospita un museo storico didattico, tra cui una Aula Hostilium, ossia Sala delle armi, nella prima elevazione. Proseguimento  Paternò con sosta e visita al castello. Il Castello di Paternò sorge sulla collina storica dell’omonimo paese. Il grande edificio fortificato, con una pianta a forma di parallelepipedo irregolare, è realizzato con conci di pietra lavica di varie dimensioni e conci di pietra calcarea ben squadrati o finemente lavorati creando una bicromia caratteristica tipica di  questo maniero. Tre piani suddividono l’interno del castello, compreso il pianterreno, dove qui è da sottolineare la presenza di una cappella, detta di San Giovanni (Battista) dove lungo le pareti sopravvivono ancora resti di pitture murali a tempera a tema epico-religioso datate tra la fine del XII secolo e la prima metà del XIII sec. Il castello è posizionato secondo i punti cardinali, ed ha dunque anche una valenza astronomica. Proseguimento per Adrano e sosta per il pranzo. Dopo pranzo visita del castello-torre, edificato probabilmente negli anni della contea di Ruggero I (XI secolo) come avamposto fortificato per la conquista della piana e della città di Catania. Il donjon ha una pianta rettangolare un’altezza che raggiunge quasi i 34 metri. Alla base l’edificio è cinto da una modesta bastionatura con rondelle angolari di età moderna. L’edificio è composto da materiale lavico di varia pezzatura e con cantonali realizzati tramite blocchi di basalto ben lavorati. Lo spazio interno è ripartito in quattro piani oltre il pianterreno. Oggi ospita un museo archeologico, una biblioteca e collezioni storico-artistiche di rilevata importanza. Trasferimento e fine dei ns. servizi.